Lo so: il nome giusto è Salone Internazionale del Libro. Ma a me non è sembrato questo. È il secondo anno che mi reco alla mecca degli appassionati del libro di carta (e non) e quest'anno l'impressione che ne ho avuta, vuoi anche la mia stanchezza nei confronti di questo mondo, è di un luogo dove, editori annoiati cercano di vendere i libri che non vendono in libreria. Altro che idee che osano: stessa pappa di sempre, solo che fredda e senza sale. Gli editori che hanno talento e soldi da spendere creano dei prodotti belli ristampando autori famosi: un po' come se Ferrè o Valentino usassero le migliori stoffe per rifare collezioni di abiti con la moda dell'ottocento. Son buoni tutti. Non ci vuole nessun particolare talento per ristampare autori V.I.P. che sono già stati testati sul mercato in migliaia di copie. Vi cito uno di questi editori perchè, a parte la sua "simpatia", merita di essere citato per la bellezza delle cose che fa. Ma non le comprerete facilmente, costano un occhio della testa. Questo è il suo sito (molto brutto se paragonato alla bellezza dei suoi libri - fatti a mano o quasi) http://www.henrybeyle.com/. E questo era l'unico degno di nota di tutta la fiera.
Poi vogliamo parlare del biglietto di ingresso? Far pagare per entrare in quella che non è altro che una grande libreria mi sembra assurdo: far pagare 10 euro un'ingiustizia. Mettiamo che io avessi avuto dei figli maggiori di undici anni e li avessi giustamente voluti portare con me per fargli vedere il meraviglioso ed immenso mondo dell'editoria. Alla fine avrei speso un capitale, peggio che andare al cinema a vedere un 3D (anche col "ridotto" a 8 euro). Insomma, l'ultima volta che ci vado. Cosa mi aspettavo? Qualcosa di più coinvolgente rispetto alle fiere degli ultimi dieci anni. Mi sembrano secoli che bazzico questo mondo (dell'editoria) e mi sento stufa.
Unica cosa che voglio assolutamente citare: Sergio Ponchione e le sue opere a fumetti. Io le posseggo, le ho lette e ne ho tratto piacere grafico e narrativo. È BRAVO E SIMPATICO E NON SE LA TIRA. Pubblica con un editore che ha gusto e occhio, ma soprattutto che fa il fumettista anche lui.
Per il resto, la fiera dura ancora un paio di giorni...andate e divertitevi :-)