lunedì 8 ottobre 2012

The week after Treviso Comic Book Festival


Ed eccoci qui, ad una settimana di distanza da una delle fiere di fumetto più carine alle quali abbia mai partecipato: Treviso Comic Book Festival. Senza fare un resoconto inutile di quella che è stata la mia esperienza mi limiterò a spammare un po' gli autori che più mi hanno ispirata in quei due giorni matti e divertentissimi che ho passato nella nostra Bruges italiana. Ecco a voi la lista, in ordine di come mi vengono in mente:



Di suo ho preso due bellissime incisioni fatte con il linoleum, tecnica che quest'anno voglio rispolverare. Secondo il mio modesto parere è molto brava, peccato che non abbia un sito internet. Se cliccate sul nome però vi manda su una pagina di una rivista con la quale ha collaborato, di cui parlo più in giù.



Una rivista in cui si uniscono l'amore per l'arte, la musica, il cinema e tante altre cose... e fin qui voi direte "embè?". Tale rivista è stata gestita per 14 numeri consecutivi da 4 liceali. Andate a vedervi il sito per capire quanto queste giovani donne siano state all'altezza del loro compito. Chapeau.



Ecco, se dovessi trovare una valida motivazione per lasciare definitivamente il mondo del fumetto la andrei a ricercare nella bravura di quest'uomo. Il suo storyboard più sgrauso è meglio del mio fumetto più fico. Alla mostra ho sbavato dalla prima all'ultima tavola come fossi una studentella. Vi posto qui sopra una delle tavole di un fumettino davvero commovente che avevo già letto non so dove ma che ho ritrovato alla mostra ma vi prego, VI PREGO, andate sul suo blog e sbavate anche voi.



Si, lo so. Questo autore è già stato osannato a sufficienza. E invece no. Il suo Cinquemila chilometri al secondo è bellissimo. Ha già vinto questi tre premi:
Premio Gran Guinigi, Autore Unico – Lucca 2010
Prix du Meilleur Album, Fauve d’Or – 38e Festival de la BD d’Angoulême 2011
Premio Micheluzzi, Miglior Fumetto – Comicon 2011  
Ne deve vincere ancora.





Quando il minimalismo diventa inclusivo. Una persona dolce, amabile. I suoi disegni sono piccoli e magri come lei. Da tenere d'occhio.



Vi consiglio candamente di comprare il suo fumettino autoprodotto, soprattutto se siete i classici studenti universitari un po' svampiti ma innamorati della vita e delle piccole cose. Fa una tenerezza tale che sono davvero felice di averlo letto e spero che questa giovane autrice ne tiri fuori altri e magari in futuro anche un volume, e forse chi lo sa...una serie! C'è bisogno d'amore in questo mondo macabro.

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Detto questo io vi lascio alle letture sopracitate e vi auguro di godervele per bene, che meritano!

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