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mercoledì 4 aprile 2012

Essere gay fa male alla salute. In Italia.


Copio pari pari la mail di Marco Giusta, le sue parole credo possano essere in un certo senso le parole di molte persone che, per un motivo o per un altro, preferiscono il silenzio.

 "Non possiamo più tacere e aspettare davanti alla crescente ondata di violenza omofoba che sta investendo la nostra comunità. 

Poche settimane fa Marco Coppola, presidente dell'Arcigay di Verbania, è stato duramente pestato assieme al suo fidanzato, da alcuni buttafuori di una discoteca di Varese perché ballavano assieme. Daniel Zamudio, un ragazzo cileno, uscendo dal concerto di Ricky Martin è stato torturato da un gruppo di fascisti: gli hanno asportato un orecchio, spaccato le gambe a sassate, inciso una svastica sul petto. Daniel è entrato in coma, e dopo 23 giorni è morto. Andrea e Michele, ieri sera, passeggiavano tranquillamente nella nostra Torino, e sono stati inseguiti da un gruppo di teppisti fino a doversi dare alla fuga correndo per evitare un pestaggio.

La misura della nostra pazienza è colma. Di quanti altri ragazzi e ragazze il nostro legislatore vuole veder scorrere il sangue prima di mettere un freno a questa follia? Per quanto ancora non verrà ascoltato il Parlamento Europeo che a più riprese ha chiesto all'Italia di eliminare ogni forma di discriminazione, per quanto verranno ignorate le sentenze della Corte Costituzionale e di Cassazione che impongono al Parlamento di riempire il vuoto legislativo per la completa parificazione dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans? Per quanto ancora sarà tradita la Costituzione Italiana che all'art. 3 recita "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"? Quanto dovremo aspettare perché il legislatore accolga le nostre richieste per l'adeguamento della legge Mancino contro i reati d'odio e sopratutto l'apertura dell'istituto del matrimonio anche alle coppie omosessuali, tirando così fuori l'Italia dal medioevo dei diritti civili?

Oggi, nei confronti di chi, a destra come a sinistra come oltretevere, continua a fare dichiarazioni di stampo omofobo, contribuendo a fornire una giustificazione morale ad ogni forma di violenza, pronunciamo questa sentenza: assassini, il nostro sangue gronda dalle vostre mani.

Arcigay Torino Ottavio Mai ringrazia inoltre Andrea Bosonetto e Michele Bincoletto per il coraggio dimostrato nello sporgere querela assistiti dall'avv. Potè di Rete Lenford. Invitiamo inoltre chiunque abbia subito atti di omofobia (minacce, aggressioni, etc) a segnalarcelo e sporgere denuncia. 

La misura della nostra pazienza è colma."

Marco Giusta
Arcigay Torino Ottavio Mai

venerdì 22 luglio 2011

Storie di ordinaria omofobia....

Copio ed incollo dal mio blog "I racconti di Poe":

"Nel post precedente, risalente ad un anno fa circa, avevo condiviso con voi in forma più gradevole la storia a fumetti di Poe "Sotto la superficie", comunque leggibile su questo blog (guardate di lato sulla destra, ci sono i vari link). Ebbene, circa un mese fa qualche simpatico utente ha deciso di far bannare la mia storia dal sito in cui l'avevo archiviata per contenuto non adatto ai minori. Ora, siccome è ancora qui sul mio blog, dal quale non mi sogno di levarla (e se mi bannano qui ve la spedisco stampata), leggetela e, se pensate che sia in qualche modo offensiva fatemi sapere perchè! Quelli di Issu.com non hanno avuto nemmeno la decenza di mandarmi una mail. Però devo dire che quasi 500 persone l'hanno letta e nessuno e dico nessuno ha mai avuto da ridire. Sono davvero indignata per l'idiozia mostrata da chiunque sia stato a compiere una cosa del genere: omofobi, puritani (oh! si vedono le tette di una sirenaaa!!!), ignoranti. Io ve lo ri-posto (ho provato a ricaricarlo nel sito, speriamo che questa volta proceda tutto per il meglio), ma sappiatelo, dovrete registrarvi per leggerlo...

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Che dire, nessuno aveva mai bannato nulla di mio da nessun posto. Oltretutto non c'è nulla di scandaloso nel mio fumetto. Odiosi.