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lunedì 15 ottobre 2012

Il colore della Terra

Uno dei colori che finisce per primo, tra quelli presenti sulle tavolozze di noi pittori è sicuramente l'ocra. Il termine ocra deriva dal greco "ὠχρός" e significa giallo.


A mio modesto parere è un colore utilissimo, in quanto perfetto per essere combinato sia con altre terre che con pigmenti di tipo diverso. Io la uso per creare il colore dell'incarnato, della sabbia, della maggior parte degli intonaci di città, le foglie autunnali, alcuni tipi di legno, per scaldare i tipi di carta troppo bianchi con un tono un po' retrò. Insomma, ecco che con l'ocra ci si fa di tutto. 

Esistono due tipi di questo utile colore: quello di cui ho parlato fino ad ora è la tonalità gialla. 
La tonalità rossa, invece, più conosciuta e largamente utilizzata, è di colore rosso bruno. Fin dalla preistoria è stato utilizzato questo pigmento in quanto di facile reperibilità e di buona tenuta nel tempo, da un punto di vista della resistenza del colore.


 Ancora oggi si possono ammirare, più o meno in tutto il mondo, meravigliose pitture murarie realizzate con questo pigmento. Essendo molto coprente è stata usata anche per la realizzazione dell'inchiostro xilografico e per la colorazione del legno.



Ma il suo utilizzo più comune, da parte degli artisti, è sicuramente quello che la vede declinata in bastoncini rossastri e matite: la sanguigna, gioia e dolore di ogni studente d'accademia. Quelle linee che si sfumano morbide sulla carta, ma che lasciano pigmento ovunque, macchiando il bordo esterno delle mani, le cartelline i vestiti e tutto quello che incontrano sulla loro strada.






martedì 2 ottobre 2012

The Slovytude

Ultimamente succedono cose strane. Sarà che quest'anno per me è un po' speciale (l'ultimo anno di università)... Non so perchè ma ci sono dei momenti in cui credo davvero che si stiano allineando dei pianeti immaginari. Una cosa strana ad esempio è la mia calamitazione (termine molto tecnico) verso l'estero. Ci sono svariati luoghi che mi ispirano, sia che si tratti di andarci a vivere in pianta stabile (vedi Germania, Danimarca, Islanda e altri paesi dell'estremo nord), sia che si tratti di andarci per una vacanza. Ad esempio, ultimamente ho conosciuto un tot di gente che ha a che fare in un modo o nell'altro con la Slovenia. Sono stata praticamente catapultata sul sito dell'Accademia di Belle Arti di Lubiana, la capitale di tale ridente (sebbene al 5 posto per tasso di suicidi...mistero) Paese alpino. La città sembra fighissima e qualche giorno fa ho conosciuto delle ragazze che hanno studiato li e mi hanno parlato molto bene un po' di tutto. E quindi, ho provato a mandare una mail al prof che si occupa dell'Erasmus. Sperando che riesca a rispondere in tempi brevi (la scadenza per la domanda è il 15 novembre) vorrei provare a chiedere per uno scambio studentesco. Idee malsane? Può essere.
Ad ogni modo c'è almeno un motivo per fare un salto in S-love-nia ed è questo minuscolo animale: non vi ispira tenerezza? 


Si chiama Proteus Anguinus. Già lo amo.

lunedì 23 aprile 2012

La salute del fumettista

Ovvero, essere fumettisti vuol dire nascere individui sani e morire gobbi, mezzi ciecati e con il culo a piattello. Sono due giorni che produco tavole praticamente a ciclo ininterrotto: ieri sera sono andata a dormire alle tre per finirne una e credo che oggi farò il bis. Ma non fino alle tre, per fortuna domani mattina DEVO andare a lezione in Accademia (la specialistica... madò, questo è masochismo puro). Sto preparando tre tavole di Lamour che poi manderò ad un concorso, nella speranza di accrescere almeno i miei materiali di lavoro...ehehe, scherzo! Questi sono i premi diciamo "cartacei" ( poi ovviamente ci sono anche mostra e pubblicazione sul catalogo della mostra per il vincitore ):

CARTA
a. Fabriano - Blocco Studio: 
nr 1 blocchi f.to 27x35 
b. Fabriano - Artistico extra white: 
nr 2 blocchi f.to 23x30,5
nr 2 blocchi f.to 30,5x45,5  
c. Fabriano - Accademia: 
nr 3 blocchi f.to A4 
nr 3 blocchi f.to A3 
d. Fabriano 4: 
nr 5 blocchi f.to 24x33
nr 5 blocchi f.to 33x48

PENNE e PENNARELLI
a. 1 Pitt artist pen MANGA STARTER SET
b. 1 STUDIO BOX con 48 PITT ARTIST PEN BRUSH , penna a fibra con inchiostro di china, punta a pennello

YEAH! I Mitici Fabriano... In realtà io uso la Arches, però...serve sempre un po' di carta.

Insomma, la cosa buona del partecipare ai concorsi è che ci si da una specie di scossa, ci si mette er pepe ar culo, come dicono a Roma. Il problema è che ci vuole un cuscino di quelli shiatzu per riattivare la circolazione di quest'ultimo... poi uno si chiede: "Ma come mai sono ingrassata?"
Groan, torno a disegnare.

domenica 8 aprile 2012

Si può dire che mi girano le palle?

Sì, si può. Il perchè è semplice. Sono in vacanza da mia nonna che abita in un ridente paesino del Trentino-AltoAdige. Oggi, col mio amore abbiamo deciso di fare una bella gita a Venezia (che non è lontanissima in linea d'aria ma il treno è un regionale della parrocchia che ci mette tre ore per fare 100 km) per vedere la mostra di Klimt. Arriviamo li e la tizia dell'ufficio informazioni turistiche ci dice che è chiusa per sciopero insieme a tutti i musei civici, al che io smadonno alla grande in quel della stazione e decido che, visto che Venezia spigne, con o senza Klimt, di fare un bel giro. Ce ne andiamo a zonzo tutto il giorno e visitiamo la galleria dell'Accademia di Belle Arti che a quella di Torino je fa na pippa. Finito il giro veneziano, riprendiamo il treno e torniamo a casa solo per poi scoprire che ahimè, il museo Correr era aperto e Klimt ci ha pazientemente ed invano aspettato tutto il giorno. Rosicare? Si, grazie.